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Il Paradiso Terrestre

Siamo andati nella terra scoperta da Cardes, alla ricerca dell’oro: nell’El Dorado, esempio di ricchezza materiale. Chi ha nel cuore certe geste eroiche, non può che rimanere preso dalla mitica Avalon, la terra dove dimoravano gli eroi. Tutti coloro che vorrebbero l’eterna giovinezza, non possono che rimanere incantati dalla terra di Shangri-la, nel cuore del Tibet, e così via. Ogni terra del mito è il segno dell’esigenza umana di perpetuare il senso dell’avventura, della magia e del mistero. (Foto: Il giardino del Paradiso, miniatura di scuola renana: lo stile gotico sembra presentarsi come arte per eccellenza iniziatica).

Ci sono stati grandi navigatori e noti filosofi che realmente si sono messi in viaggio. Voi potete confrontarvi con la terra cui vi sentite più affini: avrete la chiave della vostra innata personalità, saprete cosa veramente desiderate dalla vita.

Nella leggenda della Terra del Mito, ci sono civiltà scomparse dentro oceani che da esse prendono il nome.
Certamente, chi vuole avventurarsi nel proprio io interiore, deve accedere alla memoria arcaica degli archetipi, ma è proprio in questi che scopriamo come ogni popolo mette nelle sue tradizioni un luogo di felicità: il Paradiso, l’Eden che l’uomo continuerà a cercare.
Entriamo in questi paradisi: il paradiso dei pellerossa era ubicato sulla cima della montagna Merù. Come ogni paradiso che si rispetti, era ricco di delizie e di bontà. I persiani lo credevano posto in località montana detta "Luogo dalle mille delizie", nel cui centro, fra gli alberi salutari, vi era quello della vita.
Per gli assiri era su un grosso albero sacro, in cui vi erano geni prostrati in ginocchio, impegnati a proteggerlo. C’erano popoli asiatici che collocavano il loro paradiso sul Righiel Lumbo, il monte degli dei. I cinesi e i mongoli, credevano in un’isola felice.
Così era anche per il giardino dell’Eden biblico: anch’esso pieno di delizie, dove i nostri progenitori vissero nella felicità e da cui fennero scacciati per andare incontro alle miserie della vita.
Pare che il paradiso biblico si trovasse fra i corsi inferiori dei fiumi Tigri e Eufrate.
Diversi studiosi cercarono l’Eden un po’ da per tutto. Franz Delitzsch, teologo tedesco, descrisse un meraviglioso paradiso terrestre nelle Indie, e, precisamente nell’Isola di Ceylon, staccando completamente l’Eden dalle terre bibliche.
Una cosa è però certa: l’uomo da sempre ambisce a una terra dove non ci siano miserie di alcun tipo, ma soprattutto vuole vivere senza lavorare, spezzare ciò che Dio disse ad Adamo ed Eva: "Faticherete e lavorerete per procurarvi del cibo, con il sudore della fronte..."
Allora, sogniamo pure. Intanto non costa nulla. Forse, da qualche parte della terra, un giorno, qualcuno ritroverà il paradiso perduto.

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