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O tu, che hai studiato diligentemente quanto ti ho detto fin qui, e che credi d'aver avuto un barlume di me, ma non ne sei ben sicuro, avvicinati e ascolta con la tua anima ciò che ora ho da dirti.

Sii Calmo! E sappi: IO - SONO - DIO.

Se tu hai imparato a rimanere calmo, se hai studiato e meditato sopra questo Io quale Dio dentro di te, se tu sai distinguerlo dall'io personale e se talvolta sei conscio di uscire, per così dire, dalla tua personalità e dal punto di vista del tuo sé umano quale esso è, di vederne le debolezze, le meschinità, i difetti, il basso egoismo, gli appetiti e le passioni animali, i desideri puerili, le stolte vanità e l'orgoglio. Se tu puoi fare tutto ciò e hai scorto tali cose con visione chiara, sappi che in quei momenti sei stato nella coscienza con me; che era il tuo Sé reale, l'Io dentro di te, che ti permetteva di vedere con i miei occhi la realtà delle cose. In quei momenti tu eri libero dalla tua personalità e dimoravi nella mia coscienza: chiamandola cosmica, universale, spirituale o impersonale, come vuoi, poiché non avresti potuto vedere queste cose in te, tranne che per mezzo di occhi impersonali, dei miei.

Ancora guardando indietro nella tua vita, ti ricorderai di essere stato molte volte spinto a fare certe cose, alcune delle quali diedero ottimi risultati; altre volte argomentasti contro l'impulso e l'intelletto ti portò ad agire differentemente e sempre allora con insuccesso, delusione e sofferenza. Questa coscienza impellente era il tuo Sé reale, l'Io dentro di te che ti guidava in quei momenti, dicendoti chiaramente ciò che dovevi fare. In quei momenti tu ascoltavi con le tue orecchie spirituali, con le mie orecchie, e quando tu impersonalmente obbedivi, seguivano il successo e la soddisfazione; mentre quando credevi di saperne di più, venivano la sconfitta, il rimorso, l'infelicità. Ancora, in alcuni momenti tu hai sentito l'approssimarsi di qualche evento, o la vicinanza di qualche persona invisibile, o vibrazioni disarmoniche al contatto di altre. Questo è il Reale che tu senti con la tua coscienza spirituale o impersonale, la quale, se solo tu la conoscessi, sapresti che è sempre vigile a proteggerti, guardarti e consigliarti intorno a tutte le cose, le condizioni e gli avvenimenti esterni. Ti indico tutte queste cose per imprimere bene in te che sono io, dentro di te, nel tuo corpo spirituale, il corpo perfetto interiore, dove io dimoro, che ti parlo così, che ti consiglio, ti istruisco, ti proteggo e ti avverto in tutti gli affari della vita; sì, in ogni minimo dettaglio. E solo che tu voglia volgerti a me e badare, studiandole attentamente, a queste impressioni che ricevi ogni momento, e imparare a fidarti di esse, a servirmi, a riposare in me, mettendo in me tutta la tua fede, ti guiderò veramente in tutte le tue vie, risolverò per te tutti i problemi, renderò facile ogni tuo lavoro e tu sarai condotto tra pascoli verdeggianti, oltre le acque tranquille della vita.
 
Ah! Figlio mio, se tu volessi impiegare soltanto una decima parte dell'energia che sprechi nel cercare all'esterno, tra i gusci della conoscenza umana e degli umani insegnamenti, in sforzi risoluti diretti all'interno, per trovare me! Se tu consacrassi soltanto un'ora al giorno a me solo, immaginando e praticando la presenza mia dentro di te!
Io ti prometto qui, che non solo presto, molto presto mi troverai; ma che sarà per te una fonte inesauribile di tale sapienza, forza e aiuto, quale la tua mente umana ora non può neppure comprendere.
 
Sì, solo che tu voglia cercarmi così, dandomi il primo posto nella tua vita, e se non ti darai riposo finché non mi avrai trovato, non passerà gran tempo che diverrai conscio della mia presenza e della mia voce amorevole che ti parla costantemente dalla profondità della tua anima. E tu imparerai a venire a me, in dolce comunione, ti troverai gradatamente a dimorare nella mia coscienza e scoprirai che la mia parola dimora in te; che qualunque cosa tu desideri ti sarà miracolosamente concessa.
 
Ma questo dimorare continuamente in me sarà difficile dapprima; poiché il mondo, la carne e il demonio sono ancora molto potenti nella tua coscienza. Ma a poco a poco tu ti avvezzerai ad adoperare i miei occhi impersonali e ben presto saprai scorgere nella realtà delle cose e anche nella realtà di questi apparenti Signori della Terra; allora troverai che dimori in un meraviglioso nuovo mondo popolato di Esseri angelici che usano i corpi di carne delle personalità umane soltanto come veicoli, o strumenti, o vesti per venire a contatto delle condizioni e delle esperienze terrene che essi hanno creato, allo scopo di sviluppare le qualità dell'animo necessarie alla perfetta espressione della mia Idea sulla Terra. Ai tuoi occhi non vi saranno più ombre, né mali, e quindi nessun demonio; poiché tutto è Luce, Amore, Libertà, Felicità e pace, e tu vedrai Me in tutto, e in ogni essere qualche attributo di Me. Non avrai che da lasciare il mio amore irradiare nel tuo cuore ed esso illuminerà per te il reale significato di quanto vedi.
 
Allora avverrà il grande fatto: tu comprenderai d'aver trovato il Regno di Dio e di camminare in esso; che esso è proprio qui su questa Terra, che si manifesta dappertutto intorno a te e che tu hai vissuto finora in esso senza saperlo; che invece di essere al di fuori, in qualche luogo remoto, esso è dentro di te, dentro ogni altro essere, nell'intimo più recondito di tutte le cose manifestate. In altre parole, troverai che esso è la realtà di tutte le cose e che tutte le apparenze esteriori sono soltanto le ombre di questa Realtà, create dal concetto erroneo dell'uomo e dalla sua credenza d'essere separato da me.
 
Trovato il Regno, tu troverai il tuo posto in esso. Comprenderai che sei, in verità, uno dei miei attributi divini, che il tuo lavoro era tutto stabilito per te fin dal principio, e che tutto quanto è accaduto prima è stato solo una preparazione, un adattamento della tua personalità a quel lavoro. E tutta la tua anima balzerà, pregustando la gioia di tornare, dopo tale lungo pellegrinaggio, alla mia casa, di entrare alfine nella mia Vita reale. Uno in coscienza con me e con altri tuoi Sé, tutti impegnati a elaborare l'ultima perfetta espressione della mia Idea sulla Terra.
 
O tu! Cui la lettura di ciò ha risvegliato memorie di gioie precedenti e la cui Anima ha vibrato in risposta, non lasciare queste parole finché tu non ne abbia appreso tutto quanto io ho da dirti. Sta calmo, ascolta la mia voce interna e impara quali splendori ti aspettano, se sei capace di vedere con occhi impersonali e di udire con intendimento impersonale. Ma se la lettura di questo ti procura per la prima volta la visione della mia Realtà dentro di te e del mio Regno, suscitando vibrazioni che t'innalzano a una temporanea estasi spirituale e tu decidi di tentare di dimorare sempre in questa coscienza di Me e d'obbedire sempre a Me, non scoraggiarti se fallirai ignominiosamente alla prima occasione di provare la sincerità e la forza della tua risoluzione.
 
Poiché solo a forza di tentativi e insuccessi e compenetrandoti profondamente della tua mancanza di forza e di abilità a riposare e confidare in me, io posso svegliare in te la coscienza dei miei divini poteri che sempre sono in attesa per manifestarsi attraverso te.
 
Queste alte vibrazioni sono il sorgere di certe qualità dell'anima che debbono essere svegliate prima che io possa manifestare tali poteri. Naturalmente, allorché quelle qualità sono risvegliate, esse attirano l'opposizione attiva di certe altre qualità che finora avevano incontrastato impero nella tua natura e che debbono essere sopraffatte e soggiogate prima che le qualità dell'anima possano liberamente manifestarsi.
 
Questa opposizione non ha altro scopo che di rinforzare, mettere alla prova e perfezionare l'espressione di quelle qualità dell'anima; poiché esse debbono essere capaci di resistere a ogni attacco dall'esterno prima di poter pienamente manifestare tutti i miei divini poteri che sospingono dall'interno.
Ma sappi che io manifesto questi poteri precisamente nella misura in cui tu puoi sopportarli e mantenerti forte. L'errore che tu commetti è di cercare di crescere tu.
 
Io sono l'albero di Vita dentro di te. La mia vita vuole e deve farsi spingere innanzi, ma fa questo per mezzo di uno sviluppo graduale e costante. Tu non puoi giungere al frutto se non hai compiuto il debito sviluppo. Ma, ricordalo, la mia vita sta continuamente costruendoti nella perfezione di salute, di forza e di bellezza in cui possa esprimersi esternamente, come fin d'ora si esprime internamente.
 
Tu che hai cominciato a realizzare che io sono dentro di te, ma ancora non hai imparato a comunicare con me, ascolta e impara adesso.
 
Tu hai imparato a "stare calmo" ed hai forse sentito la mia presenza dentro di te. Se così è, realizzando che io sono là, rivolgimi una domanda: poi, con tacita preghiera a me, perché Io ti rispondo, senza ansia, preoccupazione o interesse personale e con la mente perfettamente vuota, aspetta l'impressione che verrà. Se in risposta viene un pensiero che tu riconosci di aver udito o letto in qualche luogo, respingilo immediatamente dicendo: «No, Padre, che cosa dici?». Altri pensieri possono venirti da altre sorgenti umane, ma tu sei vigile, li riconoscerai subito come tali e rifiuterai di accoglierli. E allora, se persisterai nel domandare a me, otterrai finalmente una risposta che sentirai essere realmente mia. Così accadrà in principio. Ma quando avrai imparato a distinguere la mia voce da tutte le altre e potrai far tacere completamente il tuo interesse personale, allora potrai a volontà mantenere una silente comunione con Me, senza interferenze di idee, credenze e opinioni provenienti da altri; potrai allora rivolgermi domande a tuo piacere, od altri potranno interrogarti su qualunque problema nel quale abbiano bisogno d'aiuto, ed io in quel momento metterò nella tua mente le parole che dovrai dire, o silenziosamente a te stesso, o udibilmente per mezzo tuo all'altro.
 
E tu, mio diletto, che ti sei consacrato a me e tendi con ogni sforzo a raggiungere l'unione con me, ma che hai trovato invece che ogni appoggio del mondo si è ritratto da te, o sta per ritrarsi, e che tu sei senza denaro, senza amici e non sai dove volgerti per aiuto umano.
 
Sappi, o da me benedetto, che tu sei ora molto, molto vicino e che se continui soltanto a dimorare in me, lasciando che la mia parola dimori in te e ti guidi, riposando e confidando assolutamente nella Mia Promessa, io ti porterò ben presto una gioia, un adempimento, una pace che parole umane e menti umane non possono raffigurare.
 
Poiché tu hai obbedito ai miei ordini, hai confidato in me, hai cercato prima il mio Regno e la mia Giustizia e perciò io aggiungerò a te tutte le altre cose, anche quelle che il mondo ti ha negato.
 
E tu, mio caro, che ti sei pure consacrato a me, ma che ancora ti attieni a qualche legge mondana e non puoi abbandonarla e confidare pienamente in me; tu, a cui, perciò, ho portato l'insuccesso, il disinganno e perfino la povertà, per insegnarti il valore reale di tutte le cose mondane, la loro impermanenza, la loro impotenza a dare la felicità; per insegnarti che esse non hanno nulla a che fare con la mia Vita reale; tu, caro figliolo, che non puoi ancora vedere questo e hai il cuore pieno di ansia e di paura, perché non sai di dove ti verrà il pane di domani o il denaro per la prossima pigione, o per la cambiale che devi pagare, ascolta ancora una volta le mie parole che ti ho detto già molto tempo fa nel sermone della montagna:
 
«Perciò io vi dico: Non prendetevi pensiero dei domani, di ciò che mangerete, né di come coprirete il vostro corpo. Non è la vita più del cibo e il corpo più delle vestimenta? Guardate gli uccelli dell'aria; essi non seminano, né mietono, né raccolgono, pure il vostro Padre celeste li nutre. Non siete voi da più di essi? Chi di voi, preoccupandosi, può aggiungere un cubito alla propria statura? E perché vi date pensiero delle vostre vestimenta? Guardate i gigli del campo, come essi crescono; essi non s'affannano, né tessono; eppure Io vi dico che neppure Salomone, nel suo splendore, era abbagliato come uno di essi: perciò, se Dio veste cosi l'erba del campo che oggi è domani è gettata nelforno, non vestirà egli molto di più voi, o voi uomini di poca fede? Non vi date dunque pensiero dicendo: che cosa mangeremo o di che cosa vestiremo? Poiché il vostro Padre celeste sa che voi avete bisogno di queste cose.
 
Ma cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia; e tutte queste cose vi saranno aggiunte. Non vi date dunque pensiero del domani, poiché il domani penserà a se stesso. A ogni giorno basta la sua pena».
 
Ti abbisogna comando più preciso, o più precisa promessa di questa?
 
O tu che ti sei consacrato a me e che ti chiami mio discepolo, ascolta: non ho finora tutto provveduto per te? Sei tu mai stato in bisogno che io non ti sia venuto in aiuto proprio al momento giusto? C'è mai stato un tempo in cui le cose sembrassero scure e in cui io non portassi la luce? Puoi tu, con quello che sai ora, guardare indietro alla tua vita e vedere in che cosa tu avresti disposto meglio? Baratteresti tu la tua comprensione spirituale, con le possessioni terrene di chiunque tu conosca? E non ho io fatto tutto questo, benché tu ti sia sempre ribellato, rifiutando di ascoltarmi durante tutta la tua vita?
 
Ah! Figli miei, non vedete che il denaro, la casa, le vesti, il cibo e il loro acquisto sono solo incidenti, e non hanno nulla a che fare con la vostra Vita reale, tranne che per quel tanto che voi li fate reali, pensando che abbiano molta importanza e lasciando me essere soltanto una cosa secondaria? E se diviene a me necessario di togliervi le cose del mondo, perché voi possiate imparare la verità - che io sono la sola cosa importante nella vita, che io debbo essere il primo se voi veramente mi amate, io lo faccio, come il medico che, per portare il paziente alla salute, rimuove prima la causa della malattia, perché possiate conseguire la felicità e la prosperità reali e durature. E questo s'applica anche a te, mio figlio, che hai perduto la salute, il coraggio, il dominio del tuo sé e dopo faticosi anni di ricerca all'esterno presso i medici e alle medicine della Terra, seguendo fedelmente ogni istruzione e suggerimento datoti, per recuperare la vita perduta ti sei rivolto finalmente a me dentro, con la debole speranza che io possa aiutarti. Sappi, fanciullo mio, che tu pure devi venire in completo abbandono a me, l'Uno e l'unico medico che può realmente guarirti. Poiché io sono la vita onnipotente dentro di te. Io sono la tua salute, la tua forza, la tua vitalità. E non potrai godere salute reale e duratura finché non potrai sentire me dentro di te e sapere che io sono tutto questo per te.
 
Ed ora, fanciulli miei, avvicinatevi. Poiché io sto per dirvi con quale mezzo si ottengono tutte queste cose.
 
Nelle parole che seguono è il grande segreto. Beato colui che lo trova.
 
Sii Calmo! E Sappi: Io - Sono - Dio.
 
Sappi che io sono in te, che io sono tu, che io sono la tua vita. Tutta la sapienza, tutto l'amore, tutto il potere in questa vita che liberamente fluisce ora, attraverso l'intero essere tuo.
Io sono la Vita, l'Intelligenza e la Forza in sostanza, nelle cellule del tuo corpo, nelle cellule di tutta la materia, minerale, vegetale, animale. Io sono in te e in essi. Per mezzo mio tutto ciò che essi hanno o sono è tuo e tu puoi prenderlo. Parla a essi in mio nome ed essi ti risponderanno.
 
Sorgi, o tu che aspiri all'unione con me. Accogli il tuo devino retaggio. Schiudi l'anima tua e aspira il mio alito di vita. Io ti riempio a tal segno della mia forza, ch'essa da ogni parte trabocca; che ogni fibra, ogni nervo, ogni cellula, ogni atomo del tuo essere è ora coscientemente vivo di Me, della mia Salute, della mia Forza, della mia Intelligenza,dei mio Essere. Poiché io sono dentro di te e noi non siamo separati, né mai potremmo esserlo, giacché Io sono tu.
 
Svegliati! Afferma la tua sovranità, conosci il tuo Sè e i tuoi poteri. Tutto quello che io ho è tuo. La mia vita fluisce attraverso di te, perché tu possa prendere da essa quanto voglia, quanto tu comandi!
 
Immagina questo e pensalo, sappilo. Con tutta la forza positiva della tua natura, proferisci la parola creativa. Essa non tornerà a te vuota.
 
Però sappi, o diletto, che ciò non potrà essere finché tu non sia venuto a me in assoluto abbandono e non abbia dato in mia custodia il tuo sé, i tuoi affari, la tua vita e finché tu non abbia posto ogni cura e ogni responsabilità su di me, in me soltanto riposando e confidando.
 
Quando avrai fatto ciò, le parole che ti ho già detto stimoleranno a vita attiva i miei divini poteri latenti nella tua anima. Tu avrai coscienza di una poderosa forza dentro di te la quale, nella misura in cui dimorerai in me e lascerai le mie parole dimorare in te, ti spianerà tutte le vie, ti darà tutto quanto desideri, ti libererà per sempre da ogni dolore.
 
Allora non vi saranno più dubbi né domande: tu saprai che io, Dio, il tuo vero Sé, sempre provvederò e indicherò la via; tu avrai trovato che tu e io siamo Uno.
 
Pubblicazione nel 1993 sul giornale periodico "L'Altra Scienza" Libreria Editoriale Sibilla (registrato al tribunale di Genova N. 36/92 Registro Stampa 2235/92).

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